Villaggio Europa - Assemblea di quartiere
UNICATO VILLAGGIO EUROPA RENDE
VILLAGGIO IN FIAMME
A distanza di qualche giorno dall’incendio appiccato all’interno degli spogliatoi dei campetti di Villaggio Europa, i quali con una delibera dell’attuale Giunta erano già stati dichiarati “Bene Comune”, crediamo che sia necessario fare alcune precisazioni.
Prima di qualsiasi cosa vogliamo dire il nostro più sentito GRAZIE a tutti quelli che in questi giorni hanno dimostrato solidarietà per quanto accaduto e, con messaggi privati, post sui social e dichiarazioni, hanno sentito la necessità di manifestare la loro vicinanza alla comunità di Villaggio Europa, colpita nel cuore da un gesto ignobile e preoccupante allo stesso tempo.
Detto questo, ci teniamo a chiarire che noi siamo semplici cittadini amanti del proprio Quartiere e per questo non ci interessa entrare in un discorso politico-elettorale che contempli il contrasto tra maggioranza e opposizioni: non vogliamo essere la cassa di risonanza di nessuno!
A maggior ragione se i motivi che stanno alla base di questo improvviso interesse per il Villaggio Europa niente hanno a che fare con il nostro impegno quotidiano volto a creare comunità e rendere il Quartiere in cui viviamo uno spazio condiviso e partecipato.
Per questo motivo e come da nostra normale prassi di Comitato di Quartiere, mesi addietro abbiamo portato all’attenzione dei Commissari prima e dell’attuale amministrazione poi, lo stato di precarietà in cui versavano i campetti chiedendo, solo per offrire un ulteriore servizio alla comunità, che venissero associati al Bene Comune anche temporaneamente e fino ad assegnazione definitiva. Questa è la nostra prassi già consolidata. La stessa cosa facemmo per il campo sportivo abbandonato a causa di un contenzioso legale tra amministratori e gestori.
Prendemmo un campo chiuso e inutilizzabile, con l’erba alta e i servizi distrutti e lo portammo, senza aiuti e con il solo lavoro di tanti volontari, ad essere ristrutturato e quindi nuovamente utilizzato dalla scuola e dall’Associazione sportiva che abbiamo fondato e che ancora oggi è operante.
Purtroppo, le nostre denunce e le nostre proposte di servizio, nonostante abbiano ricevuto la pronta e giusta attenzione dalla nuova amministrazione, non hanno visto una tempestiva assegnazione e messa in sicurezza. Abbiamo provveduto noi stessi a monitorare la situazione, a tappare le reti bucate e a bonificare i campetti dai rifiuti, e per questa nostra azione siamo stati denunciati (da ignoti?) e allontanati dagli stessi.
Il risultato di questa storia è quello che è drammaticamente sotto gli occhi di tutti: un incendio con molta probabilità doloso (ma ovviamente aspettiamo i risultati definitivi dell’indagine in corso) che ha vandalizzato la struttura.
Cara amministrazione a chi dovremmo rivolgere il nostro grido di aiuto? Ai Commissari inadempienti o addirittura alla precedente Giunta? Cosa potrebbero fare oggi? A voi ci siamo rivolti, e crediamo correttamente, e ancora una volta vi chiediamo aiuto affinché vengano prese il prima possibile delle decisioni nel pieno esercizio della vostra libertà decisionale.
Il nostro “Patto di Collaborazione” è solo una proposta di servizio che abbiamo inoltrato affinché, anche temporaneamente ed in via emergenziale, potesse essere d’aiuto all’amministrazione nel mentre si sviluppava l’iter amministrativo corretto. Per altro il progetto è molto piaciuto ai tanti assessori e consiglieri comunali a cui lo abbiamo ufficialmente presentato.
Giustamente e legittimamente, oggi, elencate altre opzioni tra cui quella di una gestione comunale che ci troverebbe particolarmente e convintamente d’accordo.
Da parte nostra daremo sempre la massima disponibilità affinché si possa trovare una soluzione condivisa in modo da rendere la struttura accessibile, sicura e soprattutto gratuita per i tanti bambini e ragazzi che hanno già mostrato di volerla utilizzare.
Per questo motivo vi chiediamo di partecipare ad un’assemblea di Quartiere aperta a tutti sull’evento drammatico accorso e sul futuro della comunità, perché queste cose si fanno dal vivo e non tramite post sui social. Non pensiamo che la repressione sia l’unica soluzione, ma una maggiore vigilanza si deve associare a percorsi sociali e comunitari capaci di intercettare e curare le difficoltà delle nuove generazioni di residenti.
Segnaliamo anche all’amministrazione che a tutt’ora la struttura giace completamente aperta e quindi facile preda di nuovi atti vandalici.
Aspettiamo tutti, cittadini e istituzioni, associazioni e comitati, Giovedì sera alle 18,30 in Piazza Italia.